La solitudine è un fenomeno sociale complesso e in crescita, che incide sulla qualità della vita e sul benessere collettivo. Non si tratta solo di un’esperienza individuale, ma di una condizione strutturale che riguarda tutte le fasce della popolazione, con effetti diretti sulla salute mentale e fisica e sulla coesione sociale.
Secondo le analisi più recenti, la solitudine non colpisce solo le persone anziane, ma si manifesta in modo significativo anche tra giovani, caregiver, persone con disabilità e persone che vivono in condizioni di fragilità economica o sociale. L’isolamento relazionale è un fattore che può aggravare condizioni di disagio preesistenti, riducendo la partecipazione alla vita comunitaria e aumentando il rischio di esclusione.
Finalità del bando
Con questo bando, vogliamo sostenere progetti capaci di rispondere al tema delle nuove solitudini, incentivando iniziative che migliorino il benessere delle persone più vulnerabili e rafforzino i legami sociali nei territori, in una logica trasversale di prevenzione e integrazione dei servizi e delle proposte del volontariato locale. I progetti dovranno fare riferimento ad almeno una delle seguenti linee di intervento:
1. Dialogo intergenerazionale:
Favorire lo scambio tra generazioni per abbattere stereotipi, valorizzare competenze e costruire reti di supporto solidali. Le iniziative potranno includere, a titolo esemplificativo:
Programmi di mentoring e scambio di competenze tra persone giovani, adulte e anziane.
Attività culturali, laboratori o percorsi educativi volti a promuovere il dialogo intergenerazionale.
Progetti che coinvolgano le diverse fasce d’età in attività di co-progettazione sociale e cittadinanza attiva.
2. Accompagnamento e supporto alle caregiver:
Sostenere chi si prende cura di altre persone, valorizzando il loro ruolo sociale e favorendone la socializzazione in ottica di prevenire l’isolamento e il burn out. Le iniziative potranno includere:
• Servizi e reti di supporto psicologico ed emotivo per caregiver familiari.
• Percorsi di formazione e orientamento per migliorare le competenze di chi presta assistenza.
• Soluzioni per facilitare la conciliazione tra vita personale, lavorativa e impegno di cura.
3. Sostegno e supporto a spazi di socializzazione e luoghi di comunità:
Potenziare luoghi e iniziative che favoriscano la socializzazione, l’incontro e il senso di appartenenza alla comunità Le iniziative potranno includere:
• Rigenerazione e animazione di spazi pubblici o di prossimità per la socializzazione.
• Attività di vicinato solidale e sostegno reciproco tra persone a rischio di isolamento.
• Progetti che promuovano la partecipazione attiva di cittadine e associazioni nella costruzione di comunità più inclusive.
La Rete e i beneficiari del Bando
La rete deve essere composta da almeno tre realtà, tra cui:
• Nel ruolo di capofila un Ente del Terzo Settore, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del D.lgs. n. 117/2017, costituito in forma di associazione, comitato, fondazione, cooperativa sociale o impresa sociale; oppure un ente non commerciale di carattere privato, ai sensi degli artt. 73 e seguenti del DPR n. 917/1986, che si avvalga di personale volontario nello svolgimento di servizi diretti alla persona.
• Nel ruolo di partner potranno essere coinvolte non solo realtà di volontariato, ma anche altri soggetti della comunità di riferimento (inclusi enti pubblici, istituti scolastici, enti religiosi, enti costituiti in forma di società, gruppi informali di cittadine).
Ogni soggetto può presentare al massimo un’idea progettuale come capofila ed essere partner di un’altra idea..
Non possono accedere al finanziamento i soggetti capofila che, al momento della presentazione della domanda, hanno ancora in corso progetti precedentemente finanziati o non ne hanno completato la relativa rendicontazione su tutte le linee di finanziamento della Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale (Bando Intrecci Possibili e Formati su Misura).
Requisiti di ammissibilità dei progetti
I progetti dovranno rispettare i seguenti requisiti:
- essere avviati entro 3 mesi dalla data di assegnazione del contributo;
- avere una durata massima di 12 mesi della data di avvio del progetto;
- essere presentati entro la scadenza da un soggetto capofila con i requisiti previsti al paragrafo 3);
- aver partecipato allo sportello di progettazione prenotando una consulenza online o in presenza con lo Staff di Svolta entro il 12 settembre; (email: progetti@ufficiosvolta. it / tel: 353 4121810)
I progetti definitivi dovranno essere inviati dal soggetto capofila
entro il 10 ottobre 2025 ore 12.00 tramite PEC all’indirizzo fondazione@pec.fovoltn.it.
per informazioni: progetti@ufficiosvolta.it – 353 4121810