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Storia

La nascita e il ruolo delle fondazioni di origine bancaria e alcuni cenni storici della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Storia

La nascita e il ruolo delle fondazioni di origine bancaria e alcuni cenni storici della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Homepage > Fondazione Storia

Nascita e ruolo delle fondazioni di origine bancaria

Le “fondazioni bancarie” nacquero come conseguenza di un provvedimento di legge (la “legge Amato”) che si proponeva come scopo principale quello di ristrutturare e modernizzare il sistema bancario nazionale; un sistema che negli anni ’80 appariva in prospettiva inadeguato ad una sfida competitiva che la Comunità Europea già da tempo aveva programmato di estendere al mercato dei capitali.
Un sistema fortemente segmentato per mercati geografici e per specialità, soggetto centralmente ad indirizzi amministrativi stringenti spesso dettati da esigenze di politica monetaria più che dalla necessità di tutelare e sviluppare il mercato del credito, ed infine localmente governato in modi non sempre immuni dall’influenza di lobby politiche ed economiche.
A ciò si aggiungeva in molti casi una situazione di sottocapitalizzazione, per ovviare alla quale i soggetti pubblici non avevano le risorse ed i soggetti privati certamente non le avrebbero messe a disposizione, se non dopo un mutamento della natura e delle modalità di gestione delle aziende bancarie.

Le caratteristiche delle Fondazioni

La normativa era quindi riferita alle Casse di Risparmio, le Banche del Monte ed altri enti pubblici aventi caratteristiche analoghe. Tali soggetti vennero incentivati a scorporare l’attività bancaria, conferendola a società per azioni e “residuando” così la fondazione; a quest’ultima, a memoria degli intenti originari, vennero attribuiti degli scopi statutari da scegliere entro una gamma di attività portatrici di utilità sociale. Caratteristiche comuni di tutte le fondazioni così create erano:Un sistema fortemente segmentato per mercati geografici e per specialità, soggetto centralmente ad indirizzi amministrativi stringenti spesso dettati da esigenze di politica monetaria più che dalla necessità di tutelare e sviluppare il mercato del credito, ed infine localmente governato in modi non sempre immuni dall’influenza di lobby politiche ed economiche.
A ciò si aggiungeva in molti casi una situazione di sottocapitalizzazione, per ovviare alla quale i soggetti pubblici non avevano le risorse ed i soggetti privati certamente 

  • avere propri scopi statutari (in parte diversi da quelli originari degli enti creditizi), che si collocavano nei campi dell’utilità sociale;
  • non poter esercitare il credito (funzione che la legge vietava espressamente alle fondazioni);
  • avere piena autonomia statutari;
  • essere soggette al potere di controllo e di indirizzo del Ministero del Tesoro.

Questi ed altri passi avevano primariamente lo scopo di permettere al sistema bancario nazionale di realizzare un salto di efficienza e, nel contempo, di rafforzare il profilo di indipendenza delle fondazioni, rendendo queste ultime soggetti in grado di operare autonomamente nei propri campi d’intervento statutario. Con la legge 461 del 1998 ed il successivo D.Lgs 153/1999 veniva attribuito alle fondazioni lo status di soggetti giuridici privati, dotati di piena autonomia statutaria entro le linee tracciate dalla norma e con scopi statutari da scegliere nel campo dell’utilità sociale, con l’inclusione di almeno uno dei settori d’intervento che la legge definiva “rilevanti”: ricerca scientifica, istruzione, sanità, arte, cultura, difesa delle categorie sociali deboli.

Ciascuna fondazione doveva dotarsi di una struttura comprendente almeno tre organi – di indirizzo, di gestione e di controllo; l’autonomia dell’ente era rafforzata anche dal divieto, per gli enti locali territoriali, di concorrere a designare più della metà dei membri dell’organo di indirizzo, oltre che dall’espressa indipendenza del designato dall’ente designante, con esplicita esclusione di qualsiasi potere di indirizzo o di revoca.

Nel contempo, venivano posti limiti stringenti anche al potere di cooptazione negli organi delle fondazioni: queste ultime, nelle intenzioni del legislatore, avrebbero dovuto quindi essere tutelate rispetto ad ingerenze politiche (realizzate in passato tramite il potere di nomina in capo agli enti locali) e nel contempo aperte ai contributi della società civile.

  • Se dico Fondazione cosa dici

Il processo di dismissione e sviluppi normativi

Con la medesima norma viene sancito l’obbligo per le fondazioni di dismettere il controllo delle banche; tale controllo, peraltro, è considerato dalla norma in un’accezione abbastanza permissiva, tanto da far esprimere al Commissario alla Concorrenza dell’Unione Europea dubbi sull’efficacia reale degli stessi provvedimenti ai fini di un processo di completa privatizzazione delle banche italiane e tanto da richiamare la necessità di ulteriori interventi governativi.
Ciò anche alla luce del fatto che molte fondazioni hanno preferito seguire la lettera, anziché lo spirito, della norma: i pacchetti di controllo delle banche sono stati conferiti a delle holding, nell’ambito delle quali le fondazioni svolgono in diversi (e importanti) casi il ruolo di azionisti di controllo.
E’ evidente che, finché i loro patrimoni sono concentrati in asset così importanti, il controllo delle banche e l’elaborazione di strategie per la loro evoluzione dinamica – specie in un mercato tuttora non assestato – non possono che assorbire una parte rilevante delle attenzioni e delle energie delle fondazioni.

Dopo la Legge 28 dicembre 2001, n. 448 che ha ulteriormente aggiornato la normativa relativa alle fondazioni bancarie, la sentenza della Corte Costituzionale del 24 settembre 2003 ha ribadito la natura giuridica privata delle Fondazioni e riconosciuto la loro piena autonomia statutaria e gestionale nell’ambito dei fini di utilità sociale.
In particolare, oltre ad evidenziare che le Fondazioni sono da annoverare fra gli enti privati disciplinati dall’ordinamento civile e che non rientrano nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, la Corte Costituzionale ha affermato che esse rientrano fra “i soggetti dell’organizzazione delle libertà sociali”, anche in considerazione di quanto oggi stabilito dal nuovo art. 118, 4° comma, della Costituzione in tema di “sussidiarietà orizzontale”.

1841 - Appunti per una Storia della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

Nel 1991 la Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto ha celebrato il 150° anniversario della sua fondazione.In effetti tale ricordo spetterebbe alla Cassa di Risparmio di Rovereto, nata nel 1841; ma la fusione nel 1934 con la Cassa di Risparmio di Trento (la cui fondazione risale al 1855) rende l’avvenimento tradizionalmente unico e basato sulla data più antica. In questi 150 anni di storia la Cassa ha saputo e potuto accompagnare la popolazione trentina concorrendo al suo sviluppo economico, sociale e culturale privilegiandone lo spirito di intraprendenza ed acquisendo una somma di benemerenze e di risultati oltremodo lusinghieri.

  • La nostra Fondazione

Cenni storici della Fondazione

Alcune tappe fondamentali della Fondazione.

1992

Nascita della Fondazione

Nasce la Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto con lo scorporo dell’attività bancaria della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto in Ca.Ri.Tro. SpA. La Fondazione è una persona giuridica privata senza fine di lucro, originata dalla L.30 luglio 1990 n.218 (“legge Amato”) e dal D.Lgs. 20 novembre 1990 n.356, e costituisce la continuità istituzionale e giuridica dell’Ente Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto;

1992

1998

Cambio del controllo

La Fondazione cede il controllo di Ca.Ri.TRo. al gruppo bancario Unicredito;

 

 

 

 

1998

2001

Riorganizzazione assetto

La Fondazione cede la partecipazione residua del 3% della Ca.Ri.TRo. al Gruppo Unicredito.
Con la cessione della banca, la Fondazione si è dotata di un patrimonio da destinare a scopi di utilità sociale, in campi nei quali il solo mercato non è in grado di fornire risposte sufficienti alla crescita qualitativa della comunità. Contestualmente alla prima cessione, la Fondazione ha deciso di non rimanere azionista del gruppo.

2001

2013

Modifica dello statuto

Il Comitato di Indirizzo della Fondazione Caritro ha modificato lo statuto con delibera del 24 aprile 2013, statuto che è stato successivamente approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Infine, la sentenza della Corte Costituzionale del 24-9-2003 ha ribadito la natura giuridica privata delle Fondazioni e riconosciuto la loro piena autonomia statutaria e gestionale nell’ambito delle loro finalità di utilità sociale. 

2013

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Cartoline dalla Fondazione

Le più belle cartoline della Fondazione.

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Le origini

Le origini della Cassa di Risparmio Trento e Rovereto e la storia di Fondazione Caritro

Utile impresa

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Appunti per una Storia della Cassa di Risparmio Trento e Rovereto

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Sfogliabile storia Fondazione Caritro

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Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto

Trento, via Calepina 1
Rovereto, piazza Rosmini 5
T 0461 232050 | F 0461 231720

info@fondazionecaritro.it

Posta certificata: certificata@pec.fondazionecaritro.it

Per la fatturazione elettronica utilizzare Codice Unico Destinatario E4X9PNC

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Info
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PROGETTO
Do ut D.E.S. Far crescere il mercato dell’economia solidale
BANDO
Secondo bando per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di comunità
AMBITO TERRITORIALE
Comune di Trento e Rovereto
OBIETTIVO
Il progetto si propone di consolidare buone prassi per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, perfezionando metodologie di training on the job e life coaching, funzionali al sostegno di persone con maggiori fragilità, facilitando lo sviluppo delle risorse necessarie a mantenere la continuità lavorativa. Allo stesso tempo cerca di ampliare le reti per l’inclusione di persone a rischio di emarginazione, collaborando con diversi soggetti pubblici e privati, no e for profit, come le imprese in cui verranno inseriti i beneficiari formati, diffondere il consumo critico e solidale presso la comunità.
CAPOFILA
Infusione Associazione
RETE PARTNER
100 – One, Azienda agricola biologica Debiasi Stefano, Comune di Rovereto, Comune di Trento, FM Impresa Sociale SRL, Fondazione Famiglia Materna, Punto d’approdo
N. CITTADINI COINVOLTI
44
  • Girasole SCS
Info
Info
PROGETTO
Accompagnami
ENTE
Girasole SCS
TITOLO PROGETTO
Laboratorio di falegnameria
ATTIVITA’
Il laboratorio di falegnameria è un progetto di impresa per lo sviluppo di servizi di risanamento serramenti e di restauro mobili di legno
MANAGER COINVOLTO
Enzo Calore – consulente esperto nell’industria del legno
GIOVANI FACILITATORI
Francesca De Petris – giovane ex studentessa del Master GIS di Euricse con una buona esperienza nel Terzo Settore e con una crescente e dinamica attenzione verso le sfide organizzative che attendono l’impresa sociale
ALTRE RISORSE COINVOLTE
Marco Pasolli – studente del corso di Laurea magistrale in Management della sostenibilità e del turismo presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento
  • Energie Alternative A.S.D.P.S.
Info
Info
PROGETTO
La Tana dei Papà
BANDO
Terzo bando per progetti di welfare generativo
AMBITO TERRITORIALE
Comunità della Vallagarina – Rovereto – Lago di Cei
OBIETTIVO
Il progetto mira a creare uno spazio dedicato all’educazione familiare con particolare attenzione alla figura paterna. La forza educativa dei laboratori rappresenta uno dei motori del progetto ovvero proporre uno spazio/tempo dove i padri possano svolgere attività divertenti con i propri figli e allo stesso tempo trovare uno spazio di confronto con altri padri, sempre sostenuti e stimolati dagli operatori. Queste occasioni di confronto permettono di far emergere i veri bisogni dei papà e più in generale delle famiglie. Compito del progetto è quello di creare appositi momenti dove poterli approfondire. La Tana dei Papà vuole diventare un luogo fisico dove i papà possano trovare proposte di attività e spazi di confronto.
CAPOFILA
Energie Alternative A.S.D.P.S.
N. CITTADINI COINVOLTI
300 famiglie per il primo anno (ipotesi)
  • Cooperativa Sociale Villa Maria
Info
Info
PROGETTO
MI COLTIVO – IL SOCIALE A SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA
BANDO
Bando 2018 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Comunità della Vallagarina
OBIETTIVO
L’obiettivo del progetto consiste nel coniugare la produzione tipicamente aziendale evidenziandone il valore sociale oltre che economico mediante interventi educativi capaci di includere attivamente persone con DI, disagio e vulnerabilità ed erogare servizi di natura agricola e sociale espressi in termini produttivi aziendali. Il progetto fa leva sulla multifunzionalità dei processi produttivi agricoli delle tre aziende che si prestano ad accompagnare percorsi di formazione, inclusione sociale e lavorativa, in accordo con i Ser Soc e la Coop Soc VM in un progetto volto a formare e favorire la costruzione di prerequisiti per l’inclusione lavorativa di persone con bassa contrattualità e necessità.
CAPOFILA
COOPERATIVA SOCIALE VILLA MARIA
RETE PARTNER
Servizio Socio-Assistenziale della Comunità della Vallagarina, La floricoltura Sala , Azienda agricola biologica Damori, Azienda agricola zootecnica Al Castello, Fondazione Edmund Mach
N. CITTADINI COINVOLTI
85
  • Cooperativa Sociale Vales
Info
Info
PROGETTO
Brione Insieme
BANDO
Bando 2016 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Rovereto
OBIETTIVO
Il progetto prevede l’attivazione di una rete di volontariato che si prende cura del quartiere Brione. Il progetto valorizza non solo il parco pubblico con il coinvolgimento attivo degli abitanti, ma favorisce l’integrazione dei residenti stranieri e crea un fondo di valore solidale per il sostegno delle attività comuni.
CAPOFILA
Cooperativa Sociale Vales
RETE PARTNER
ASD Pallavolo Rovereto, Associazione Filocontinuo, Associazione Ubalda Girella, Caritas Diocesana, Circolo culturale ricreativo sardo Maria Carta, CNGEI, Comitato Iniziative Brione, Bruno Pompermaier, Roland Gjiorgi, Fabrizio Crisanti, Comune di Rovereto, Comunità Murialdo, Cooperativa Smart, Gruppo anziani e pensionati, Parrocchia San Giuseppe, Unione Sportiva S.Rocco.
N. CITTADINI COINVOLTI
più di 200
  • Cooperativa Sociale Samuele
Info
Info
PROGETTO
Dal seme al mercato…
BANDO
Bando 2019 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Trento
OBIETTIVO
Obiettivo della progettualità è la creazione di un modello di “mercato di comunità” che, oltre allo sviluppo di filiere virtuose di economia solidale nell’ambito agricolo e commerciale, sia capace anche di dare vita anche ad una filiera di coesione sociale sul territorio. Il coinvolgimento attivo di abitanti, soggetti vulnerabili, organizzazioni sociali e culturali, attività del Quartiere nell’appuntamento del mercato punta ad avere concrete ricadute sul tessuto sociale, favorendo l’apertura di relazioni individuali e collettive, la riqualificazione e la rigenerazione urbana, la sensibilizzazione verso stili di vita sostenibili e salutari.
CAPOFILA
Cooperativa Sociale Samuele
RETE PARTNER
Ente locale titolare delle funzioni socio-assistenziali: Comune di Trento – Servizio Attività Sociali, Realtà del sistema produttivo: Bookique e C. SNC (Bar/Club, Trento), Biodistretto di Trento Ass., CIA – DIC – Donne In Campo, Pimpinella Ass., Bookique snc, Collegio Arcivescovile Celestino Endrici, Comitato S. Martino Dentro Ass., Comune di Trento – Servizio attività sociali, Forchetta & Rastrello Ass.
  • Cooperativa Sociale La Rete
Info
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PROGETTO
Tutti nello stesso campo
BANDO
Bando 2016 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Civezzano, Alta Valsugana e Bernstol
OBIETTIVO
Per offrire nuove opportunità alle persone in situazioni di fragilità si è deciso di sperimentare un progetto di agricoltura sociale dedicato alla produzione, lavorazione e confezionamento di erbe aromatiche e officinali.
CAPOFILA
Cooperativa sociale La Rete
RETE PARTNER
Azienda Agricola Leonardi Mario, Associazione scolastica Ivo De Carneri, Comune di Civezzano, Fondazione Edmund Mach
N. CITTADINI COINVOLTI
circa 90
  • Cooperativa Sociale Gruppo 78
Info
Info
PROGETTO
Terragnolo che conta
BANDO
Bando 2016 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Terragnolo (Comunità della Vallagarina)
OBIETTIVO
L’obiettivo del progetto è quello di creare una cooperativa di comunità che possa sviluppare delle attività sul territorio di Terragnolo per offrire ai giovani delle opportunità lavorative. Le aree di attività della cooperativa iniziano ad essere più definite e saranno quelle dell’agricoltura, del turismo e dei servizi alla persona.
CAPOFILA
Cooperativa sociale Gruppo78
RETE PARTNER
Accademia della Montagna, APT Rovereto, Arti.Co, Comune di Terragnolo, Comunità della Vallagarina, EURICSE, Trentino Social Tank, Cassa Rurale degli Altipiani
N. CITTADINI COINVOLTI
più di 200
  • Cooperativa Sociale FAI
Info
Info
PROGETTO
V.I.P. Very Informal People
BANDO
Bando 2016 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Trento e Valle dei Laghi
OBIETTIVO
Ideato per rispondere alle situazioni di fragilità diffuse tra gli abitanti grazie al coinvolgimento dei punti di riferimento informali già presenti sul territorio, che potranno fornire ai cittadini informazioni utili per accedere più facilmente ai servizi.
CAPOFILA
Cooperativa sociale FAI
RETE PARTNER
Atas onlus, Comune di Trento, Comunità Valle dei Laghi, Cooperativa sociale Città Futura, Studio associato Tangram
N. CITTADINI COINVOLTI
circa 80
  • Oltre Cooperativa Sociale
Info
Info
PROGETTO
MI COLTIVO – IL SOCIALE A SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA
BANDO
Bando 2018 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Comunità territoriale della Val di Fiemme e del Comun General de Fascia
OBIETTIVO
Il progetto intende realizzare un distretto dell’economia solidale dei territori della Val di Fiemme e Val di Fassa in modo da poter dare risposte a persone che evidenziano fragilità di vario tipo. Il distretto dell’economia solidale avrà l’obiettivo di creare e potenziare una rete di soggetti che promuovano in maniera integrata l’inserimento lavorativo di persone fragili. Dalla collaborazione dei soggetti partner si strutturerà una filiera di servizi per accompagnare la persona in un percorso che va dalla socializzazione in ambiente di lavoro a percorsi di tirocinio o di alternanza scuola lavoro. La filiera di servizi che si verrà a creare sarà quindi strutturata per poter dare risposte a tutti i livelli di funzionamento lavorativo, da quello più basso a quello più alto. Si promuoverà, grazie alla collaborazione con il DES il ponte tra percorso propedeutico al lavoro e inserimento lavorativo nelle aziende del territorio. Altro obiettivo del distretto dell’economia solidale è promuovere l’impresa sociale, in modo che le cooperative che forniscono i servizi della filiera possano portare avanti attività sostenibili dal punto di vista economico.
CAPOFILA
Cooperativa Oltre S.C.S. Onlus
RETE PARTNER
Cassa rurale Val di Fiemme, Comune General de Fascia, Comunità Territoriale della Val di Fiemme, Cooperativa sociale Le Rais, DKZ, Famiglia Cooperativa Val di Fiemme S.C., Pastificio Felicetti s.r.l., Progetto 92 s.c.s, Terre Altre
N. CITTADINI COINVOLTI
60
  • Cooperativa Le Coste
Info
Info
PROGETTO
TOGeThER – TecnolOgia e social housinG a supporTo dElla fRagilità
BANDO
Bando 2019 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Alta Valsugana e Bersntol
OBIETTIVO
Il progetto propone di integrare in maniera innovativa metodologie di social housing con l’avanguardia tecnologica a sostegno di progetti di vita indipendente per persone con fragilità fisiche, cognitive, economiche e/o relazionali ma con potenzialità di vita autonoma. In questo approccio le abitazioni messe a disposizione per permanenze temporanee saranno completate da aree e funzioni comuni che incoraggino l’interazione sociale e la fornitura di servizi di assistenza professionale in rete.
CAPOFILA
Cooperativa Le Coste
RETE PARTNER
Comunità Alta Valsugana e Bernstol, Social IT SRL (Servizi informatici, Trento), Comune di Pergine Valsugana, Comunità Alta Valsugana e Bernstol, Kaleidoscopio SCS,Social IT srl, Università degli Studi di Trento
N. CITTADINI COINVOLTI
non specificato
  • Comunità della Val di Sole
Info
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PROGETTO
Sun-card
BANDO
Bando 2016 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Val di Sole
OBIETTIVO
Una operazione trasversale in grado di favorire la partecipazione dei giovani alle attività sportive, naturalistiche e culturali per promuovere il benessere e il rafforzamento dei legami sociali. La card darà accesso a tutte queste attività ed è ricaricabile grazie alla partecipazione dei singoli giovani, ragazzi, famiglie, ad attività di volontariato.
CAPOFILA
Comunità della Val di Sole
RETE PARTNER
Associazione Provinciale Per i Minori, Cooperativa sociale Progetto 92, Rete Riserve del Noce, Fondazione Bruno Kessler
N. CITTADINI COINVOLTI
Più di 200
  • Comune di Rovereto
Info
Info
PROGETTO
Ortinbosco & Vitaincentro
BANDO
Bando 2016 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Rovereto
OBIETTIVO
Il progetto punta alla riqualificazione di due zone della città di Rovereto attraverso la creazione di spazi relazionali quale strategia di sviluppo e di benessere dei cittadini. Si intende dare vita ad una sperimentazione collettiva in cui soggetti diversi possono interagire, lavorare, produrre e godere degli spazi comuni nei quartieri del Centro Storico e della produzione agricola attraverso la valorizzazione di un bene comune quale l’orto della città.
CAPOFILA
Comune di Rovereto
RETE PARTNER
APSP C.Vannetti, Associazione Trentina Accoglienza Stranieri, Cooperativa sociale Punto D’Approdo, Farmacia Marco di Rovereto, Fondazione Famiglia Materna, Le Formichine IS, Fondazione Museo Civico, Istituto Don Milani, SAV- Società Agricoltori Vallagarina, Istituto di Rovereto e Levico
N. CITTADINI COINVOLTI
Circa 250
  • Circolo Acli di Mezzolombardo
Info
Info
PROGETTO
Dal vicinato alla comunità
BANDO
Secondo bando per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di comunità
AMBITO TERRITORIALE
3 rioni (Mezzolombardo, Mezzocorona, San Michele all’Adige) e Comunità di Valle della Rotaliana Konigsberg
OBIETTIVO
Il progetto si pone di avviare un processo di ricostruzione dei legami di comunità nel vicinato; coinvolgere soggetti normalmente non presenti nella vita della comunità o marginali ad essa (stranieri); coinvolgere i corpi sociali intermedi presenti nel territorio e rilanciare il loro ruolo in connessione con le reti di vicinato/quartiere/rione; coinvolgere servizi sociali e referenti politici locali nella co-progettazione di quartiere.
CAPOFILA
Circolo ACLI di Mezzolombardo
RETE PARTNER
Associazione AMA automutuoaiuto, Cassa Rurale Rotaliana Giovo, Comunità di Valle Rotaliana Konigsberg
N. CITTADINI COINVOLTI
124
  • Brave New Alps
Info
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PROGETTO
Comunità Frizzante
BANDO
Secondo bando per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di comunità
AMBITO TERRITORIALE
Territorio della Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto
OBIETTIVO
Il progetto intende ideare, produrre e vendere in maniera partecipata e inclusiva bibite gassate dai sapori locali. Attraverso la produzione di bevande si vuole coltivare relazioni, conoscenza, senso di appartenenza, responsabilizzando le persone nei confronti del territorio in cui vivono. Allo stesso tempo si vuole stimolare le piccole realtà culturali a rendere le proprie attività più inclusive. Con il surplus economico generato dalla vendita delle bibite si intende offrire loro consulenze e piccoli aiuti economici. Con le bibite si vuole creare un prodotto che sia riconosciuto come proprio dalla comunità di persone che abitano questo territorio, avviando un circolo virtuoso di appartenenza, orgoglio, inclusione, economia circolare, senso di responsabilità e protagonismo.
CAPOFILA
Brave New Alps
RETE PARTNER
Community Building Solutions, CBS Srl Società Benefit, Company Drinks, Comune di Rovereto, Comunità di Valle della Vallagarina, Cooperativa di Solidarietà Sociale Gruppo 78, Cooperativa Girasole Onlus, Cube Cola, Dolomit di Manola Corrent, Euricse, Fondazione Museo Civico di Rovereto, Italia-Nicaragua ONLUS, La Fonte Azienda Agricola di Montagna e Fattoria Didattica per la famiglia di Monti Elisabetta e Sara, Nuovo Cineforum Rovereto, Ubalda Bettini Girella
N. CITTADINI COINVOLTI
1600
  • Associazione ATAS Onlus
Info
Info
PROGETTO
Generazione Generattiva
BANDO
Terzo bando per progetti di welfare generativo
AMBITO TERRITORIALE
Comunità della Vallagarina
OBIETTIVO
Il progetto, in linea con il piano sociale della Comunità della Vallagarina e in un’ottica di stretta collaborazione con i servizi coinvolti, i partner strategici, le realtà del territorio e la comunità, ha come obiettivo generale il rafforzamento della comunità attraverso la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio complessivo di Mori e della Val di Gresta tramite i principi e gli strumenti dello sviluppo di comunità e del turismo di comunità.
CAPOFILA
Associazione Trentina Accoglienza Stranieri Onlus
RETE PARTNER
APS Carnevale di Tierno, ARCI Sezione di Mori, Associazione giovanile BuonuMori, Azienda per il Turismo della Vallagarina, Comune di Brentonico – Parco Naturale Locale Monte Baldo, Comune di Mori, Comunità della Vallagarina, ECOIdea Naturgresta – Azienda di Agricola Biologica, Gruppo ALBORA, Noi Oratorio Mori, Società degli Alpinisti Tridentini
  • Arcobaleno SCS
Info
Info
PROGETTO
Luogo Comune
BANDO
Bando 2016 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Riva del Garda/Lavis
OBIETTIVO
L’obiettivo di questa iniziativa è rafforzare i legami sociali tra gli abitanti delle case popolari nei comuni di Riva del Garda e di Lavis attrezzando un luogo di aggregazione intorno al quale allestire attività in grado di intercettare tutta la popolazione.
CAPOFILA
Arcobaleno SCS
RETE PARTNER
APPM, Aps Carpe Diem, APSP Città di Riva, APSP Casa Mia, Associazione Vivirione, Cbs srl, Collettivo Pickmeup, Comune di Lavis, Comune di Riva del Garda, Comunità di Valle Alto Garda e Ledro, Comunità Valle Rotaliana – Konigsberg, Cooperativa Eliodoro, Cooperativa sociale Ephedra, Cooperativa Kaleidoscopio, Gruppo dialogo Missionari Verbiti, Istituto Tecnico G.Floriani, Pro Loco Rione de Gasperi.
N. CITTADINI COINVOLTI
Circa 900
  • Progetto 92 SCS
Info
Info
PROGETTO
Dialogo
BANDO
Bando 2018 per progetti di welfare generativo programmati e realizzati con logiche di rete
AMBITO TERRITORIALE
Val di Non, Val di Sole e Giudicarie
OBIETTIVO
Il progetto si pone il macro obiettivo di sperimentare, valutare e definire un modello territoriale di intervento a sostegno delle famiglie efficace nell’evitare che situazioni di vulnerabilità familiare passino allo stato di fragilità. Il modello prevede la figura del Community Manager che favorisca la costruzione reale di una visione di comunità educante inter territorio e che faccia emergere dal basso i bisogni per riconfigurare i modelli di servizi.
CAPOFILA
Progetto 92 s.c.s
RETE PARTNER
Cooperativa sociale La Coccinella, Cooperativa sociale Incontra, Cassa rurale Adamello Brenta, Comunità di Val di Non, Val di Sole e Giudicarie
N. CITTADINI COINVOLTI
Circa 600
  • Ruota Libera APS
Info
Info
PROGETTO
Rete Lavor-Attiva
BANDO
Terzo bando per progetti di welfare generativo
AMBITO TERRITORIALE
Comunità della Vallagarina
OBIETTIVO
Il progetto si propone di favorire l’inserimento dei destinatari nel mondo del lavoro, attraverso un’azione che risponda in maniera adeguata alle loro specifiche fragilità. Attraverso il progetto i destinatari eserciteranno le proprie competenze mostrando nella pratica ciò che sono in grado di fare, il loro modo di porsi e di apprendere in ambito lavorativo.
CAPOFILA
Ruota Libera APS
RETE PARTNER
Associazione Provinciale di Aiuto Sociale (APAS), Associazione Ruota Libera Rete Sociale, Comune di Rovereto, Comunità della Vallagarina, Fratelli Gall s.r.l, Metalsistem S.p.A.