TÈ DELL’ARTE: tra immagini e racconti della collezione di Fondazione Caritro
Venerdì 7, 14, 21 e 28 novembre, ore 17
Biblioteca comunale, Pinzolo (TN)
Tra un tè e qualche biscotto, quattro appuntamenti per riscoprire la bellezza, la memoria e le voci — anche femminili — che hanno lasciato il segno nel panorama trentino.
Info e prenotazioni: display@fondazionecaritro.it
Quattro incontri, quattro modi diversi per entrare nel vivo dell’arte:
1. La collezione in numeri – venerdì 7 novembre, ore 17
Più di 300 opere, di cui 279 coinvolte nel progetto Display.
100 artisti, 14 delle quali donne.
Almeno 16 tecniche diverse e altrettanti linguaggi differenti.
45 opere firmate Depero.
Beige, nero, verde e azzurro: i colori più ricorrenti.
Ma per capire davvero cosa si nasconde dietro questi numeri — e scoprire i tesori che la Fondazione custodisce — vi aspettiamo al primo incontro.
2. Le avanguardie trentine – venerdì 14 novembre, ore 17
A volte dobbiamo ricordarci che non abbiamo inventato nulla.
Anzi, il futuro che nel passato si immaginava era ben diverso dalla nostra quotidianità.
Riscoprendo le avanguardie, emergono aspettative, svolte, libertà e limiti: anni in cui l’immaginazione ha preso corpo nelle opere, trasformandosi in una volontà di rompere gli schemi.
3. Il simbolismo – venerdì 21 novembre, ore 17
Simbolismo e Segantini: due concetti che vanno a braccetto.
Un altro punto in comune? Il posto che entrambi occupano nella collezione della Fondazione Caritro: Segantini con le sue Ortensie, e il simbolismo che attraversa numerose opere di artisti trentini — e non solo.
Per capire la realtà attraverso i simboli, vi aspettiamo a questo terzo incontro.
4. Lea Botteri e la Val Rendena – venerdì 28 novembre, ore 17
Il ciclo di incontri presso la Biblioteca di Pinzolo si conclude con un omaggio a una delle 14 artiste donne della collezione, legata per origini e storia alla Val Rendena: Lea Botteri. Le sue xilografie rappresentano un tassello essenziale nel mosaico delle opere della Fondazione, una tecnica che le ha letteralmente permesso di lasciare il segno.
Un’occasione per ricordarci che non serve andare lontano per trovare l’arte.