Mentore era l’amico fraterno a cui Ulisse, prima di partire per la guerra di Troia, aveva affidato il figlioletto Telemaco perché gli fosse guida nel sentiero della vita…
È un programma di aiuto sociale che all’interno della scuola offre a bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado che si trovano in un periodo di difficoltà, il sostegno di un adulto di riferimento.
L’obiettivo del programma è favorire nei minori a cui si rivolge la capacità di riconoscere e valorizzare le loro risorse personali con un lento e sicuro processo di empowerment individuale.
La validità del programma è stata inoltre attestata dal Dipartimento di Psicologia Sociale dell’Università Cattolica di Milano grazie ad una ricerca specifica sui risultati ottenuti. Tale indagine viene costantemente aggiornata di anno in anno.
MENTORE
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Un Mentore, per essere definito come tale, deve presentare importanti requisiti quali empatia, serenità e la capacità di divertirsi ancora a giocare.
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È una persona che fa sentire il bambino a proprio agio, dimostrandogli che si può stare con un adulto anche senza che gli venga chiesto qualcosa in cambio.
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Non aiuta a fare compiti, non insegna materie scolastiche, dedica del tempo, gioca e chiacchiera con lui, come due amici.
TELEMACO
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Telemaco è spesso un bambino che non si integra nel gruppo classe, o perchè mette in atto atteggiamenti disturbanti o, perchè tende a isolarsi, a essere passivo, a non esprimersi.
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È un minore caratterizzato da bassa autostima per cause interiori e/o ambientali che, ad un certo punto non riesce più a soddisfare le richieste della scuola e degli adulti di riferimento.
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Spesso intraprende un personale e problematico tentativo di adattarsi, che coincide con uno scarso investimento sulla scuola.
Il sistema per individuare i Mentori passa attraverso un percorso di formazione e un incontro individuale con la psicologa del Programma, la quale non formula un giudizio sulla persona, ma valuta esclusivamente le caratteristiche fondamentali per essere un buon mentore.
La psicologa, affiancata dalla Fondazione, segue costantemente i Mentori in tutto il loro percorso di accompagnamento, con incontri periodici di supervisione individuale e di gruppo.
Il Programma si svolge a scuola, al posto di un’ora di lezione in settimana, per permettere al bambino individuato di incontrare un adulto volontario, il Mentore.
L’obiettivo dell’incontro tra i due è di passare un’ora di gioco assieme, al fine di costruire, col tempo, una relazione che abbia il sapore di un’amicizia. È infatti grazie a questa amicizia che il bambino potrà accrescere la propria autostima, per poi migliorare nelle relazioni interpersonali e nel rendimento scolastico.
L’incontro si svolge esclusivamente nella scuola, poiché è lì che l’alunno manifesta le sue difficoltà: è il luogo in cui può ritrovare la fiducia in se stesso e riconoscere la scuola quale luogo sicuro e accogliente.