Si è concluso a Cavalese il Secondo Incontro Nazionale delle Comunità Intraprendenti, che l’11 e 12 dicembre 2025 ha riunito circa un centinaio di partecipanti provenienti da tutta Italia: amministratori pubblici, rappresentanti di comunità locali, imprese, fondazioni, ricercatori e attori del terzo settore.
Promosso da Fiemme PER ed EURICSE, con il sostegno della Fondazione Caritro, l’Incontro si è confermato come uno spazio nazionale di confronto, apprendimento e costruzione di alleanze tra chi opera per generare sviluppo sociale ed economico nei territori, valorizzando il ruolo attivo delle comunità.
Le alleanze territoriali come leva di sviluppo
Dopo l’esordio del 2024, l’edizione 2025 è stata dedicata al tema “Le alleanze territoriali per la nascita e l’accompagnamento delle Comunità Intraprendenti”, con un focus sulle strategie collaborative tra comunità, istituzioni pubbliche, imprese e filantropia per rispondere in modo condiviso alle sfide socio-economiche locali.
L’Incontro ha confermato il suo doppio orientamento: da un lato raccontare esperienze già attive in diversi territori italiani, dall’altro offrire alle Comunità Intraprendenti uno spazio di confronto e apprendimento reciproco, utile a sviluppare nuove idee e a rafforzare relazioni e reti.
Governance territoriale, cura comunitaria e filantropia
I lavori si sono articolati in tre panel tematici.
Il primo, dedicato alla governance territoriale, ha approfondito il ruolo delle istituzioni pubbliche nelle alleanze per la gestione condivisa di spazi e risorse comuni, mettendo al centro strumenti di corresponsabilità, coprogettazione e partecipazione civica.
Il secondo panel ha affrontato il tema della cura comunitaria, esplorando le collaborazioni tra imprese profit e Comunità Intraprendenti per lo sviluppo di servizi innovativi e sostenibili nei territori, capaci di coniugare valore sociale e solidità economica.
Il terzo e ultimo momento di confronto si è concentrato sulla filantropia territoriale, intesa come pratica radicata nei contesti locali e fondata sulla capacità di mobilitare risorse economiche, relazionali e conoscitive per sostenere nel tempo organizzazioni e progetti di comunità. In questo quadro, è emerso il ruolo delle fondazioni come soggetti abilitanti, capaci di accompagnare processi di innovazione sociale e di costruire alleanze stabili tra pubblico, privato e cittadinanza attiva.
Accanto ai momenti plenari, i partecipanti hanno lavorato in tavoli tematici facilitati, condividendo esperienze, strumenti e prospettive, in un clima aperto e partecipato che ha favorito l’emersione di idee e traiettorie comuni.
Rigenerare luoghi e comunità: l’incontro aperto al pubblico
Particolarmente partecipato l’incontro serale aperto al pubblico, svoltosi l’11 dicembre al Palafiemme di Cavalese, dal titolo Rigenerare luoghi e comunità: le alleanze territoriali per lo sviluppo locale.
Ospiti della serata Don Antonio Loffredo ed Elena Granata, che hanno offerto due prospettive complementari sul ruolo delle persone, dei luoghi e delle relazioni nei processi di rigenerazione comunitaria. Attraverso le loro testimonianze è emerso un messaggio condiviso: la rigenerazione non è un intervento puntuale, ma un processo continuo che si costruisce nel tempo, fondato su fiducia, cura e responsabilità condivisa.
L’ampia partecipazione del pubblico ha confermato l’interesse e la rilevanza dei temi affrontati, rafforzando il ruolo dell’Incontro come punto di riferimento nazionale per chi lavora sullo sviluppo dei territori.






