19 Giugno 2018

 

Al via la raccolta fondi per raccontare la storia delle Miniere di Darzo

miniere

Un villaggio di minatori lassù in montagna oramai abbandonato, gallerie chiuse, attrezzature in rovina, persone che passano, memorie che pian piano svaniscono... e la ferma volontà di recuperare il tutto.
Questa è la sfida dell'Associazione La Miniera, nata nel 2011 con lo scopo di conservare e valorizzare la storia e il patrimonio delle miniere di barite a Darzo, piccolo paesino del Trentino sud-occidentale a ridosso del confine bresciano.
La raccolta fondi nasce dal progetto “Nom, bòcia!” incubato nei laboratori della “Vetrina delle Idee”, iniziativa promossa dalla Fondazione Caritro. Rientra nel più ampio progetto Miniere Darzo per la riqualificazione e fruizione dell'ex sito minerario di Marìgole, località a 1100 m di quota, dismesso nel 2009 dopo un secolo di attività estrattiva.
Serena, Tommaso e gli altri ragazzi dell’associazione vogliono rendere fruibile un tratto della galleria Santa Barbara con un ‘percorso esperienziale’ creato da luci, suoni, odori, sensazioni, in modo che tutti, entrando nella miniera, possano provare le emozioni di un bòcia -in gergo, il giovane apprendista minatore- al suo primo giorno di lavoro.
Passo dopo passo, stanno portando avanti questo progetto da volontari, con passione e tenacia, grazie al sostegno fattivo ed economico dei soci dell’associazione e degli enti che li supportano: ma i passi da fare sono ancora tanti e le risorse mai abbastanza.
Per sostenere questo progetto visita il portale della Vetrina delle idee a questo link.